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La Dòna de 'sti àni

La vita de “la dòna de ‘sti àni” era molto più faticosa, fisicamente, rispetto a quella odierna. La giornata iniziava alle 6 del mattino quando la donna, dopo aver coperto la nuca con un velo, entrava in chiesa per assistere alla Santa Messa mattutina. Appena terminava la funzione, rientrava velocemente in casa per dedicarsi alle numerose faccende domestiche che la attendevano: vacche da mungere, vitellini da svezzare e gli animali da cortile da nutrire con ‘l paston (semole bagnate, bucce di patate, rape cotte etc…).

Concluse le prime mansioni, la donna preparava la colazione per i figli ed il marito che solitamente prevedeva il cibo avanzato dalla cena precedente oppure polenta da inzuppare nel latte freddo. Al termine del pasto la signora riordinava la stanza da letto, scuoteva l’paion (materasso contenente le bratte delle pannocchie) e svuotava il vaso da notte nel letamaio. Successivamente si recava alla fontana del paese con la brentóla (un bastone arcuato da appoggiare sulla spalla alle cui estremità venivano appesi due secchi, cracidèi, da riempire con l’acqua fresca). Si dedicava alla ricerca della legna da ardere (appena sopra il centro abitato) da trasportare a casa in fasci ben legati, le cosiddette stròzeghe.

Nel corso della mattinata la donna impastava il pane, le tagliatelle (taiadèle) e preparava la lisciva (un composto di acqua e cenere riscaldati) per il bucato. Invece per le 11 doveva assolutamente essere pronto il pranzo per sfamare gli uomini che tornavano stanchi dai lavori nei campi! Il pasto prevedeva solitamente polenta fumante accompagnata da lugànega (lucanica) oppure crauti con un pezzetto di maiale, verze, capusi (cavoli tagliati fini), rape e rapanelli.

Nel pomeriggio la donna poteva dedicarsi ad altre attività: cucito, rammendo delle vesti, sorveglianza degli animali al pascolo, lavoro nei campi, raccolta d’erbe commestibili per l’alimentazione umana-animale oppure di zórle (maggiolini) da vendere alla pescicoltura … Rientrata a casa, preparava la cena per la famiglia … e dopo? Tutti a letto! La giornata sarebbe iniziata presto!

Fonti:

Chemotti T. e Comai A., I laóri de la dòna de ‘sti ani, Ed. Associazione culturale Retrospettive- Comune di Lasino, Lasino, Stampa Litografia Amorth, 2015

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