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 AL LAGO DI LAMAR E SANTO
Due perle azzurre immerse nel verde

Per chi desidera rilassarsi nella natura
L’occasione giusta per un bagno rigenerante
La scoperta degli animali alla Fattoria Didattica

LUNGHEZZA

PERCORSO

6 km

DURATA

PERCORSO

3.5 h

STAGIONE CONSIGLIATA

estate

Servizi presenti lungo il percorso

  • Parcheggio

  • Fermata autobus

  • Pizzeria

  • Bar

  • Campeggio

  • Punti ristoro e pic-nic

  • Carica e-bike

  • Parco giochi

  • Fattoria didattica

COME RAGGIUNGERE IL SENTIERO

Dopo aver lasciato l’automobile al parcheggio, imbocchiamo la strada a destra che costeggia un muretto. Questa, accessibile in auto solamente ai residenti, sale e raggiunge la località di Prada. Seguiamo la strada sterrata che attraversa i prati, affianca un piccolo stagno e, per un breve tratto, è percorsa da un piccolo rivo d’acqua. Raggiunto il bivio scegliamo la strada pianeggiante a destra. Quando noterete che la pendenza del tracciato inizia ad aumentare, troverete sulla destra il  sentiero, 627 SAT direzione Malga Terlaga Bassa, che scende e raggiunge una ex malga. Si segue una strada sterrata che costeggia un parcheggio e raggiunge la S.P.

Qui potrete scegliere se fare o meno una piccola deviazione. Se svolterete a sinistra raggiungerete l'affascinante lago di Lamar. Invece, se manterrete la destra, proseguirete lungo il tracciato suggerito ed  imboccherete un comodo sentiero che costeggia il lago Santo.

Il sentiero si allaccerà alla S.P. e lì attraverserete per camminare sul marciapiede pedonale che conduce a Vallene. Giunti al centro abitato l’itinerario offre due alternative: 

  1. Potete scegliere la strada asfaltata, panoramica e più breve, posta sulla destra. Superete il colle e, scegliendo la destra ai due bivi successivi, tornerete al parcheggio;

  2. Proseguite lungo la strada provinciale, prestando particolare attenzione ad una curva posta in fondo al rettilineo, per raggiungere la Fattoria Didattica Maso Canova. Lì, percorrete una strada privata sulla destra della S.P., attraverserete una strettoia tra le case (non percorribile dalle auto), proseguirete salendo e, scegliendo la strada a sinistra all'altezza della chiesa,  raggiungerete il parcheggio. 

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I laghi di Lamar:

due perle azzurre immerse nel verde

LE TAPPE LUNGO IL SENTIERO

Ciao! Sono Giacomo ed adoro solcare il cielo con il mio amato deltaplano. Oggi ho deciso di lanciarmi dalla cima della Paganella e di sorvolare la località di Prada ed i laghi Santo e Lamar.

È molto emozionante guardare il panorama dall'alto perché puoi osservare il paesaggio da una prospettiva davvero differente. Scorgi dolci colline, incantevoli specchi d’acqua, boschi variegati ed i tuffi dei bagnanti.

Vorrei descriverti lo scenario che scorgo da quassù però non riuscirei mai a trasmetterti esattamente le sensazioni che provo. Però possiamo rimediare in parte a questo inconveniente … Ti piacerebbe accompagnarmi dal basso? Ti racconterò un sacco di cose interessanti e ti prometto che sarai contento. Parola di scout!

Localita' Prada

Località Prada

Tappa 1

Ecco! Sei appena partito da Monte Terlago, paese caratteristico e soleggiato. In origine, quest’area veniva sfruttata dagli abitanti di Terlago come pascolo per gli animali. Si decise dunque di costruire alcuni masi che, in seguito all'edificazione di nuove abitazioni, si unirono costituendo l’attuale borgo.

Ora, dopo aver percorso un breve tratto di strada cementata, hai raggiunto la località di Prada. Prati, prati, prati ovunque ... la vista si riposa sul dolce paesaggio collinare alternato dai canneti, noccioli ed un ruscello che scorre nella strada. Sembra quasi che il tempo si sia fermato e si possano ancora intravedere i contadini segare l’erba con la falce. Non è stupendo?

Durante l’estate puoi raccogliere i fiori di campo e d’inverno si sentono le risate dei bambini mentre slittano sulla neve.

Se presti attenzione e cammini silenziosamente, puoi  persino incontrare dei timidi caprioli, leprotti, volpi oppure dei maestosi cervi.

Sapevi che i cervi ed i caprioli perdono le corna durante l’inverno?
 

Ricrescono in primavera ed inizialmente sono ricoperte da una peluria vellutata che viene poi eliminata strofinandola  sulla corteccia degli alberi.

La cascata

Non riesco a scorgerla da quassù! So che una piccola cascata si tuffa tra le rocce vicine alla ex malga dei laghi di Lamar. Prova a cercarla! È molto bella da vedere, specialmente in primavera, quando la portata dell’acqua è maggiore per lo scioglimento della neve.

Durante gli inverni particolarmente rigidi si può verificare un fenomeno curioso: il congelamento delle cascate

Sono meravigliose! Alcuni alpinisti coraggiosi si divertono ad arrampicarvisi con i ramponi e le piccozze. È uno sport eccitante quasi quanto il mio! Però questa cascata non si ghiaccia perché non vi scorre acqua durante i mesi freddi! Tuttavia offre ugualmente un bello spettacolo in primavera ed in estate quando precipita fragorosamente lungo le pareti rocciose.

Lago di Lamar
La cascata

Tappa 2

Lago di Lamar e Lago Santo

Lago di Lamar e Lago Santo

Tappa 3

Lago Santo
Lago di Lamar
Lago di Lamar
Ai tre faggi

Prima di giungere ai laghi voglio darti qualche piccola informazione per poterli apprezzare.

Questi splendidi specchi d’acqua vengono nominati per la prima volta, nel 1391, in un antico documento come “Lacus Sanctus” e “Lacus de Lamar”. 

Originariamente erano uniti mentre ora, come puoi notare, sono separati da due conoidi torrentizi. 

Sai cosa sono i conoidi torrentizi?
Sono degli accumuli di detriti, trasportati dall'acqua, formatisi alla base di un’altura oppure presso la foce.

La profondità del lago di Lamar varia dalla media di 4 metri fino a raggiungere al massimo i 16, mentre il lago Santo raggiunge i 22 metri. In entrambi gli specchi d’acqua è possibile praticare la pesca con il permesso regolamentato e catturare lucci, persici reali e tinche.

Sono molto noti a livello turistico sia per la loro indiscutibile bellezza sia per la loro balneabilità. Durante l’estate, nel periodo giugno-settembre, tantissime persone fuggono dal caldo cittadino per rifugiarsi in questo luogo ameno. La temperatura è perfetta e si ha la possibilità di fare un bel bagno ristoratore per ritemprare il corpo.

I più coraggiosi si lanciano nell'acqua  aggrappandosi a funi appese ai rami degli alberi oppure si tuffano dalle "roccette" poste nella parte opposta del lago.

La visuale dei laghi da quassù è fantastica. Sembrano due enormi perle azzurre immerse nel verde dei boschi. Scommetto che ti piacerebbe tantissimo ammirarli da quassù!

Abisso di Lamar

Abisso di Lamar

Tappa 4

L'abisso di Lamar

Ti racconto un’altra curiosità. Conosci l’Abisso di LamarÈ una voragine che si apre nella parete posta sopra al lago.

Le apparenze spesso ingannano ed infatti, nonostante l’apertura sia molto piccola, la grotta risulta profonda ben 387 metri. Un autentico abisso!!! 

È una delle caverne più lunghe e profonde del Trentino ed ogni anno numerosi gruppi di speleologi vi si intrufolano. Indossano una tuta di micro pile per riscaldarsi, un’imbragatura per avventurarsi nei baratri, un casco per proteggersi ed utilizzano delle lampade a carburo e delle torce elettriche per poter illuminare le profondità delle grotte.

L’Abisso di Lamar si è originato dall’ampliamento di una spaccatura negli strati rocciosi, dovuto a crolli parziali ed all'azione erosiva ad opera delle acque sotterranee. Questo processo è chiamato anche carsismo perché è determinato da azioni chimiche compiute dall'acqua sulle rocce calcaree.

Flora del Lago di Lamar e del Lago Santo

Flora dei due Laghi

Tappa 5

lago Santo

Dal mio deltaplano mi piace ammirare la vegetazione rigogliosa che caratterizza questo posto. Il lago di Lamar è molto noto anche per i maestosi faggi che vivono sulle sue sponde. Puoi cercare sotto la loro folta chioma un riparo dalle calure estive oppure ammirare l’intricata fantasia dei rami.

Il lago Santo, meno frequentato, vanta una ricchezza vegetale più variegata rispetto a  quella di Lamar. Puoi scorgere le fronde della frangula, una pianta ricca di bacche, camminare tra i larici oppure immergerti tra le ninfee gialle che valorizzano la parte meridionale o sfiorare con le dita i giunchi

Anni fa, quando i bambini volevano imparare a nuotare, si raccoglievano dei mazzi di giunchi e si seccavano per costruire un salvagente naturale che li aiutava a rimanere a galla. Hai mai provato a costruirne uno?

La leggenda di Estella

La leggenda di Estella

Tappa 6

Gli anziani ci hanno tramandato una leggenda misteriosa. 

Si narra che un tempo sorgesse sulle sponde del lago Santo una villa dei conti di Terlago. Venne ereditata da padre in figlio, secondo la linea maschile, fino al momento in cui nacque Estella. Era figlia unica e presto rimase orfana. Scelse di rinchiudersi sola in quella dimora e condurre una vita dismessa e modesta. La sua decisione era molto curiosa e misteriosa.

Perché l’erede di una casata così ricca conduceva un'esistenza così misera? Era divenuta povera oppure, guidata dall'avidità, aveva nascosto in un forziere i suoi averi?

Quest’interrogativo aleggiò per anni nei “filò” serali locali fino al momento in cui avvenne un episodio a dir poco bizzarro e misterioso.

Una coppia di innamorati aveva deciso di trascorrere una bella serata sulle rive del lago ad osservare le stelle quando notò dei bagliori sinistri provenire dalla villa. I due giovani si avvicinarono prudentemente però la ragazza, spaventata, obbligò il compagno a fuggire.
Il ragazzo, incuriosito e desideroso di scovare il tesoro, tornò sul posto con due amici nelle sere seguenti ma ... nulla!

Il fantasma di Estella non si era più presentato!

Decisero di invocare l’aiuto di Belzebù però, prima di raggiungere l'obiettivo tanto agognato, i ragazzi terrorizzati fuggirono a gambe levate!

Altri cercatori di forzieri tornarono più volte e rivoltarono la villa come un calzino però ... non riuscirono a portare il tesoro alla luce! Vuoi provare tu a cercarlo? 

​

La strada ora continua pianeggiante fino al centro abitato di Vallene. Lì supererai una collina da cui potrai scorgere una bella visuale del paese di Monte Terlago e tornare al parcheggio dove hai lasciato l’automobile.


Ora devo salutarti e proseguire il mio volo. La prossima volta che vorrai tornare qui chiamami! Così faremo un bel bagno assieme ed andremo a caccia del tesoro perduto di Estella! Ti aspetto!

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Tavolo imbandito visto dall'alto con persone ch brindano
Bambina con cavallo al maneggio di cavedine
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